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ultimo aggiornamento 06/09/2017

68 copioni per il Premio Campanile, Maura Dani: “Un risultato entusiasmante”

di Rocco Della Corte



Sono ben sessantotto i copioni pervenuti alla Giuria del Premio Nazionale Teatrale “Achille Campanile”. Un risultato a dir poco incredibile, considerando che si tratta della prima edizione. Grande merito va all’organizzazione, che ha puntato molto sulla diffusione del bando ed ha ricevuto un riscontro difficilmente pronosticabile alla partenza e al lancio del Premio stesso. A dichiararlo è la stessa professoressa Dani, referente del Premio Nazionale Teatrale e consigliera della Fondazione di Partecipazione Arte & Cultura Città di Velletri, che ha promosso e ideato il concorso. Il copione vincitore, di genere umoristico, riceverà un premio in denaro di 1500€ gentilmente messo a disposizione dalla Casa di Cura Madonna delle Grazie di Velletri. Ecco cosa ha risposto la professoressa Dani in merito all’alta partecipazione alla prima edizione del Premio dedicato al grande drammaturgo, scrittore, giornalista Achille Campanile.
 
Maura Dani, referente del Premio Nazionale Teatrale “Achille Campanile”: si è detto più volte che l’adesione e la partecipazione sono andate ben oltre le più rosee aspettative. Parlando di numeri: quanti copioni sono pervenuti ed era un ‘risultato’ pronosticabile?
Sono sicura che quando il Maestro Claudio Micheli ha concepito il progetto della “Campaniliana” che, tra le altre iniziative, prevedeva l'istituzione di un Premio Nazionale Teatrale nel nome di Achille Campanile, non pensava, pur sperandolo, che la rispondenza fosse di tale dimensione. Lo stesso vale per tutta la commissione organizzatrice. Per questa prima edizione del premio speravamo in una discreta partecipazione, ma il fatto che siano arrivate ben 68 opere inedite ci ha letteralmente entusiasmato! Anche la Giuria che, come è noto, è composta da Arnaldo Colasanti, Simona Marchini e Gaetano Campanile, ha accolto con felice sorpresa l'ampia partecipazione di tanti autori che si sono voluti cimentare con il concorso. Certamente ora i giurati avranno di fronte due mesi di intenso lavoro per arrivare a decretare l'opera vincitrice, ma di questo sono stati costantemente informati e “preavvisati” man mano che arrivavano le opere, quindi Giuria avvisata...!
In qualità di referente del Premio, aveva percepito in anticipo l’interesse intorno al Premio viste le telefonate, le condivisioni sui social, la diffusione certosina e le richieste di informazioni?
In effetti non solo io, che ne sono il referente, ma tutta la commissione si è resa conto del grande interesse che il Premio ha suscitato, perché le richieste di informazioni e chiarimenti sono state tante, ma soprattutto c'è stata una rispondenza notevole e costante al lavoro svolto per dare diffusione all'iniziativa della “Campaniliana” e, quindi, del Premio. Anzi approfitto di questa occasione per ringraziare particolarmente l'Ufficio stampa dell'organizzazione, che ha interpretato magistralmente il suo ruolo nel dare voce e visibilità a tutto l'evento dedicato al grande Achille Campanile.
La sua esperienza nel campo del teatro e dei premi in particolare cosa le fa pensare per le future edizioni? Si parte già da numeri importanti con la prima.
È indubbio che questo inizio così positivo ci autorizzi ad essere molto ottimisti per il futuro: starà a noi consolidare i risultati e affinare le strategie per continuare al meglio, intercettare l'interesse di quanti si cimentano con la scrittura teatrale – nel nostro caso di genere umoristico – e far emergere ingegno e creatività. Il Premio sta poggiando su solide basi, grazie al lavoro della Commissione organizzatrice ma, ancora prima, al convinto assenso al progetto della Fondazione Arte e Cultura e al contributo fondamentale della Clinica Madonna delle Grazie, nella persona del Presidente, Dottor Guido Ciranna, che ha offerto il premio in denaro al vincitore. Ci sono tutte le premesse perché dalle “basi” nasca una bellissima costruzione che aggiunga interesse e visibilità per la nostra Velletri.
L’obiettivo di riscoprire Campanile e la sua vasta produzione culminerà con la “Campaniliana”: come procedono le attività per la settimana di fine ottobre che vedrà Velletri al centro del panorama nazionale letterario e teatrale?
Per Campanile, più che “riscoprirlo” - ogni volta che lo si incontra si riscopre da solo! – si tratta di indicarlo come Maestro di scrittura e di ironia, di voce fuori dal coro del conformismo e dell'ovvietà: la sua genialità invita a riflettere e dietro al sorriso si intravedono conoscenza e attenzione alle “vicende umane”. È stato questo il proposito che ha ispirato la “Campaniliana”, nata da una felicissima sinergia tra la Fondazione di Partecipazione Arte e Cultura Città di Velletri, l'Associazione Memoria del '900 e il Fondo Campanile. I lavori per l'evento stanno procedendo speditamente; la settimana di fine ottobre sarà una splendida, prolungata “ottobrata veliterna” che, grazie agli incontri e le manifestazioni programmate, con personaggi di spicco nel campo letterario e teatrale, ci auguriamo possa proiettare su Velletri l'attenzione nazionale. Infine vorrei, anche se idealmente, ringraziare tutti gli autori che hanno partecipato al concorso, con l'augurio che continuino nel loro percorso con passione e tanta fortuna!