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ultimo aggiornamento 15/07/2017

Il cortile

Un passo tratto da Cantilena all'angolo della strada

Achille Campanile



"Oh, voi non lo sapete, voi non lo sapete, ma quando, nelle sere d'inverno, si chiudono le porte e s'accendono i lumi dentro le case, le anime di Coloro che non sono più vanno a trovare i poveri vivi. Nei cortili dei caseg­giati popolari c'è un'ora delle sere invernali, in cui regna il silenzio. Il cortile è deserto, fra quattro altissime pareti, dove finestre e fine­stre brillano di luce rossastra. Tutti sono in casa, a cena. Qualche ritardatario accappottato traversa in fretta il cortile e imbocca una delle numerose scale. Scala A, Scala D, Scala E. Deserte. Le anime, come farfalle, vanno su e giù per quella specie di pozzo, a visitare i poveri vivi. Guardano dai vetri della cucina. Accomodano i fiori piantati nei barattoli, sui davanzali, e pregano per i su­perstiti."

Bello, non è vero?  E' un brano tratto dal libro di Achille Campanile Cantilena all'angolo della strada, pubblicato da Treves nel 1933.
E' una raccolta di molti degli scritti giornalistici: impressioni, ricordi, fantasie, ghiribizzi, immagini, paradossi. La folla che circola per la strada, lo spettacolo di un ladro fra i carabinieri, le cacciatrici di cena, la stazione ferroviaria, il cavallo e il suo tramonto, i funerali di un bambino, lo spettacolo quotidiano delle stelle: cosí l'umorista si fa poeta.

A breve, in occasione del "Premio Nazionale Teatrale Achille Campanile", verrà presentato un nuovo volume, curato da Silvio Moretti e Angelo Cannatà, che raccoglie testi, inediti e dispersi, dello scrittore. Continua la collaborazione con l'editore Nino Aragno di Torino, dopo la pubblicazione di Autoritratto  nel 2008 e Urgentissime da evadere nel 2010.  Una nuova opportunità per gli amanti di Campanile, assolutamente da non perdere.