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ultimo aggiornamento 21/07/2020

Paola Tiziana Cruciani: “L’umorismo è il fratello gemello della comicità”

Intervista a cura di Rocco Della Corte




Attrice conosciuta e apprezzata per la sua versatilità, Paola Tiziana Cruciani ha prestato il proprio volto a tantissimi personaggi amati dal grande pubblico sia in teatro che al cinema. Dalla mamma di Alberto Sordi nella fiction di Luca Manfredi ai noti ruoli in “Compagni di scuola”, “Distretto di Polizia”, “I liceali”, “Nero a metà”. Celebre la parte da testimonial della Lavazza, mentre preponderante nella sua carriera è il teatro grazie alle collaborazioni con Pino Quartullo, Enrico Brignano, Rodolfo Laganà, Paolo Triestino, Max Tortora, Simona Marchini, Sergio Fantoni e, naturalmente, Gigi Proietti, maestro di recitazione dai tempi del Laboratorio. Di Campanile apprezza in particolar modo “Centocinquanta la gallina canta”.

Paola Tiziana Cruciani, lei ha iniziato giovanissima in teatro con il Laboratorio di Gigi Proietti. Che ricordi ha di quel periodo, che la vide esordire sul palcoscenico insieme a tantissimi attori, comici e umoristi poi diventati famosissimi?

Bellissimi ricordi per aver fatto parte della prima scuola di Teatro italiana che prevedeva una formazione completa: recitazione, canto e danza. Gigi è sempre stato un Maestro all’avanguardia. Il suo insegnamento si può riassumere in una sua tipica frase “In Teatro si gioca, ma non si scherza”.

Nella sua carriera c’è molto umorismo, nella triplice veste di attrice, autrice e regista. Può spiegarci come far innescare la miccia dell’umorismo in ognuno di questi tre ruoli?

Per innescare la comicità c’è bisogno di leggerezza. Risponderò con una frase di italo Calvino: “Prendete la vita con leggerezza, che leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore” (dalle “Lezioni americane”).

In merito all’umorismo, Campanile lo definisce più volte. In particolare, in un romanzo dice che è una “cosa che ha centomila definizioni. Non guasterà la centomillesima prima: una serie di vendette esercitate da una persona di spirito”. Come giudica tale definizione? Ci si rispecchia da addetta ai lavori?

Bellissima definizione, posso aggiungere la mia? “L’umorismo è un dono divino che permette a noi esseri umani di esorcizzare la morte”...

Oggi il teatro contemporaneo, con particolare attenzione a quello comico e umoristico, si è liberato dall’etichetta di essere un’arte di serie “B” rispetto ai grandi classici oppure vige ancora un pregiudizio verso questo genere?

Vige e come tutti i pregiudizi è frutto dell’ignoranza. La comicità, o meglio la Commedia, è un genere Alto, pari alla Poesia e alla Tragedia.

Quale opera di Achille Campanile apprezza particolarmente e quale le piacerebbe invece, in un futuro, rappresentare tra quelle che conosce?

Sicuramente “Centocinquanta la gallina canta”, testo surreale degno di Ionesco. Anzi, meglio di lui Campanile riesce a far ridere partendo da una semplice discussione familiare e costruendo un puzzle di digressioni esilaranti.

La differenza fra comicità e umorismo a suo avviso oggi è netta come in passato? E in cosa consiste, a livello attoriale?

Per me esiste solo la Comicità, una cosa o fa ridere o non fa ridere. In mezzo non c’è niente. L’umorismo è il fratello gemello della comicità ed entrambi sono figli della Commedia.

Un’ultima battuta sulla sua carriera: ha affiancato all’attività professionale quella di insegnamento ai giovani. Quali sono le difficoltà maggiori del giovane attore (dizione, movimenti, tempi) che si cimenta con la recitazione?

La maggiore difficoltà che incontrano i giovani è riuscire a capire che un attore non deve sperare di fare “il botto” e diventare famoso, il botto dura il tempo di un botto, “Bum”. Nella vita di un attore esiste solo la Carriera che dura tutta la vita, a quella bisogna puntare. E’ un concetto molto difficile per chi comincia.
Intervista esclusiva a cura di Rocco Della Corte – Responsabile Ufficio Stampa e Comitato Scientifico “Campaniliana” – Rassegna Nazionale di Teatro & Letteratura – www.campaniliana.it. Si ringrazia Paola Tiziana Cruciani per la disponibilità e la gentilezza.